Le landing page per il settore medico – o pagine di atterraggio – possono essere uno strumento di marketing molto importante per chi opera in ambito sanitario (e non solo).
Ma per capire il perché, dobbiamo prima sapere cosa sono e le loro funzioni principali.
Sommario
Cos’è una landing page e a cosa serve
Una landing page è una pagina di approdo di numerose visite – a pagamento o naturali – progettata per aiutare i visitatori a seguire una determinata azione, che deve essere chiara e univoca.
Per esempio, la landing page per un centro medico o un poliambulatorio può essere utile per indirizzare i pazienti a prenotare una prima visita compilando una form contatti o chiamando un numero di telefono, mentre un dentista può utilizzarla per inviare uno sconto su una prestazione specifica, e così via.
Le varie tipologie di pagine di atterraggio utili in campo medico
Le pagine di destinazione possono essere pianificate in diversi modi, in base agli obiettivi da raggiungere. Avremo quindi landing page:
- informative: per presentare al paziente un macchinario innovativo, un trattamento o un prodotto innovativo;
- d’iscrizione: per fornire uno sconto al paziente in cambio di alcuni suoi dati (che saranno utili per inviare, per esempio, newsletter o SMS mirati);
- di vendita: per invitare i pazienti a prenotare una visita, un servizio o un prodotto in maniera facile e diretta.
La scelta della landing giusta deve rispondere soprattutto a una domanda: quali obiettivi si vogliono raggiungere?
Quali sono le differenze tra landing page e pagine comuni del sito web?
Le pagine del sito web sono pensate per offrire un gran numero di informazioni: sulla struttura, i servizi offerti, per dare indicazioni sulla posizione del centro, per informare o divulgare, per aumentare l’autorevolezza, tramite per esempio la pagina “chi siamo”, etc.
Ogni pagina web stimola la navigazione sul sito, permettendo al paziente di approfondire ciò che più gli interessa o di capire meglio chi ha di fronte, la qualità dei servizi offerti, i processi, l’organizzazione e così via.
Le pagine web “comuni” potenzialmente possono anche non avere obiettivi espliciti come accade invece con le landing page, pensate invece per persuadere l’utente a completare una determinata azione (esplicitata sempre nella call to action) senza distrazioni.
In senso generale, tuttavia, anche le pagine comuni hanno un obiettivo di fondo – esistono per un motivo – e possono essere delle pagine d’atterraggio. Dipenderà sempre dalle intenzioni dell’utente, da cosa sta cercando.
La vera differenza forse sta nei maggiori intenti commerciali delle pagine identificate e pensate come “landing page”
Da dove si raggiunge una landing page?
Solitamente queste pagine si raggiungono cliccando una pagina sponsorizzata, ovvero promossa con pubblicità online (sia sui motori di ricerca che sulle pagine dei social network) oltre che da link inviati, per esempio, tramite newsletter.
Non solo: in ogni sito web ci sono pagine che ricevono più traffico naturale da motori di ricerca. Queste pagine acquisiscono notevole importanza, di fatto, perché attirano più visitatori di altre pagine, e quindi dovrebbero essere ragionate e strutturate come pagine estremamente chiare, ricche di contenuti, con obiettivi e inviti all’azione evidenti.
Per la serie: dato che ricevono molto traffico, è bene sistemare tali pagine affinché siano molto efficaci per gli obiettivi aziendali.
Chi arriva alla landing page, quindi, è una persona potenzialmente già interessata a ciò che gli sta proponendo (o quanto meno a target) e che sta valutando di approfondire l’argomento, chiedere un preventivo, richiedere informazioni di vario tipo, fare un acquisto.
Landing page efficace: gli elementi che non devono mancare
Per generare una conversione (come, per esempio, la prenotazione ad un servizio), la struttura di una pagina di atterraggio va progettata in ogni minimo dettaglio. Non parliamo solo di web design, ma anche di testi, call to action, elementi e immagini da organizzare in modo strategico per rispettare e centrare l’obiettivo iniziale.
Gli elementi che non possono mancare sono:
🔷 il titolo e il sottotitolo: devono contenere la soluzione ad un problema, suscitare curiosità e invitare la persona ad approfondire il contenuto;
🔷 la proposta in dettaglio: si motiva l’offerta in sintesi (come, per esempio, una prova ad un prezzo scontato per una settimana per il lancio di un nuovo prodotto medico o un macchinario rivoluzionario per il settore);
🔷 la call to action: invita la persona a svolgere l’azione che si è prefissati (per esempio, una prenotazione di una visita per provare il nuovo prodotto con uno sconto irripetibile) facendogli compilare un form di contatto o consentendogli di prenotare direttamente una prestazione;
🔷 la grafica: foto, disegni e video vanno selezionati con cura per completare la comunicazione in modo coerente (ricorda: vale sempre il concetto “less is more” per evitare la dispersione dell’attenzione);
🔷 la biografia o una breve sezione sul “chi siamo”: pochi ma fondamentali cenni per far capire alle persone perché possono fidarsi della struttura o di un professionista;
🔷 le testimonianze: le recensioni di pazienti soddisfatti suscitano fiducia (parola chiave quando parliamo di landing page!) e sono un ottimo strumento da includere in una pagina web che converte. Anche le FAQ – ovvero una serie di risposte alle domande più comuni sul tema – possono essere utili a migliorare l’autorevolezza e ad aumentare la fiducia nei confronti di una struttura o di uno specialista.
Una volta determinati gli obiettivi e gli elementi fondamentali che non possono mancare in una landing page, si entra nel vivo della progettazione inserendo tutti gli elementi grafici e di testo.
Per catturare l’attenzione è sempre meglio essere chiari, utilizzare un linguaggio semplice e pensare a CTA specifiche (CTA = Call to Action, cioè gli inviti all’azione come bottoni, inviti a compilare la form, numeri di telefono, etc).
Una landing page che converte deve essere, quindi:
- chiara ed essenziale;
- con obiettivi trasparenti e ben comunicati;
- dal design pulito e piacevole a livello estetico;
- ricca di rassicurazioni (con testimonianze autentiche, FAQ);
- con facili parti da compilare.
Per capire se una pagina di atterraggio funziona si fanno dei test, per valutare l’efficacia di ogni elemento, dalla grafica al testo.
Si possono installare anche strumenti che osservano le modalità di interazione degli utenti: dove cliccano, cosa guardano, dove va il loro mouse, come scrollano la pagina… Tutti aspetti utili per comprendere come migliorare la pagina stessa, rendendola sempre più efficace.
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Perché una landing page può attirare nuovi pazienti?
Se progettate al meglio, le landing page possono richiamare l’attenzione di persone che ancora non conoscevano la struttura medica o un determinato servizio offerto.
Ma, soprattutto, possono generare conversioni utili di utenti davvero interessati ai servizi e prodotti offerti e che si trasformeranno – magari – in pazienti / clienti soddisfatti e fidelizzati.
Bisogna sempre tenere a mente che oggi le persone cercano informazioni sanitarie sui motori di ricerca. Una ricerca diffusa da Statista ha evidenziato che il numero di italiani che lo fanno è cresciuto negli anni, arrivando al 52,23% nel 2022.
Essere online con i giusti strumenti e attenzioni è quindi essenziale anche per raggiungere nuovi pazienti che possono intercettare un servizio, una prestazione o un prodotto da una ricerca su Google o da una pubblicità sui social network.
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L’importanza di una landing page in campo medico
Da quello che abbiamo detto finora avrai certamente capito che le landing page sono un importante strumento di marketing sanitario.
Per arrivare alla perfetta pagina di atterraggio bisogna avere obiettivi chiari, scegliere con cura immagini, testi, grafica, CTA e poi fare dei test per capire se queste pagine convertono davvero e sono capaci di raggiungere gli obiettivi prefissati.
Ma la loro funzione non si ferma qui. Progettandole nella tua strategia di marketing e comunicazione puoi utilizzare i dati ottenuti con le tue pagine d’atterraggio per affinare campagne pubblicitarie, oltre che comprendere meglio le esigenze (e le preferenze) dei tuoi pazienti.
Tutte informazioni che ti permetteranno di migliorare la tua comunicazione, offrire servizi pertinenti e scegliere i giusti argomenti per la tua pianificazione editoriale (sia sul blog che sui social).