condividere testimonianze pazienti social e sito

Come e perché condividere le testimonianze dei tuoi pazienti

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Condividere le testimonianze e le stories dei pazienti sui social network e sul sito web del tuo studio medico può essere importante per generare empatia, fiducia e mostrare le tue competenze professionali (e quindi aumentare anche l’autorevolezza). 

Una pratica che rientra nelle tecniche di marketing sanitario ed è fondamentale se vuoi investire nel tuo studio medico e migliorare la comunicazione con i pazienti.

In questo articolo vedremo perché è utile raccogliere casi di studio e testimonianze pazienti, alcuni consigli per farlo al meglio e dei casi studio interessanti da cui prendere spunto per la tua strategia. 

Storie dei pazienti: perché sono importanti?

La condivisione delle storie sanitarie di successo legate ai tuoi pazienti (come, per esempio, i “prima o dopo” e le video recensioni sulle prestazioni ricevute) negli ultimi anni è una pratica diffusa perché:

  • ha un impatto emotivo sulle persone, umanizzando la professione sanitaria (percepita per lungo tempo con distacco);
  • crea fiducia nei medici e nelle strutture sanitarie, affermandone la professionalità o migliorandone la credibilità;
  • coinvolge i pazienti e li rassicura su una terapia o una pratica medica che dovranno svolgere (o che vorrebbero affrontare) e per la quale stanno cercando una clinica o un medico serio e affidabile;
  • si fa ricordare, promuovendo un messaggio sul web come si farebbe con il passaparola.  

I benefici dello storytelling sanitario per il professionista

La diffusione delle storie dei pazienti può giovare anche al medico o alla struttura sanitaria che investe nella loro raccolta e diffusione. In particolare, ne beneficiano a livello di: 

  • visibilità 
  • reputazione 
  • immagine
  • autenticità

Inoltre, ne promuove la trasparenza, trasmettendo un messaggio di fiducia che attira nuovi pazienti nello studio medico. Può essere efficace nei confronti di chi è titubante e aiutare chi cerca un professionista con competenze ed esperienze specifiche.

🧑‍⚕️ Le testimonianze dei pazienti possono essere utili anche per il personal branding. Sai di cosa si tratta? Te ne parliamo qui: Personal branding medico: sai come farlo?

Come si raccolgono le testimonianze dei pazienti?

Perché siano coinvolgenti ed efficaci, le testimonianze devono emozionare. Ma come si ottengono, si scelgono e si diffondono?

1. Gli strumenti di raccolta più efficaci

Prima di tutto, ricorda che le testimonianze dei pazienti devono essere autentiche, spontanee e sincere.

Per raccoglierle, puoi utilizzare i classici questionari (con alcune domande aperte che incoraggiano la persona a offrire risposte dettagliate), ma la via senza dubbio più efficace e più reale passa attraverso video interviste e immagini reali.

2. La selezione delle storie

Perché ogni parola riferita dal paziente abbia un impatto positivo sulle persone devi scegliere le testimonianze più significative e rilevanti. Di solito, i contenuti migliori sono quelli in cui ci si riesce a immedesimare e che mostrano un entusiasmo genuino.

3. Prima della diffusione, ricorda il consenso

Le storie dei pazienti funzionano quando le persone ci mettono la faccia. Il paziente, però, deve esprimere il proprio consenso alla pubblicazione e alla diffusione nel rispetto di tutte le normative sulla privacy (come il GDPR).

Ciò è un passo indispensabile per mettere al sicuro il medico o la clinica rispetto a possibili lamentele / reclami o addirittura azioni legali.

💻 Lo sai che anche le recensioni possono avere un impatto sulla tua strategia di marketing sanitario? Approfondisci l’argomento, leggi: Come aumentare le recensioni dei pazienti?

Dove condividere le storie dei pazienti: meglio social o sito web?

L’ideale è pubblicarle su più canali possibili per raggiungere una platea più ampia in base all’età, alla provenienza e alle necessità.

Per esempio, inserire le testimonianze sul sito web permette di catturare immediatamente l’attenzione dei visitatori abituati a cercare le informazioni sui motori di ricerca e conferire credibilità immediata ai tuoi servizi.

Sui social media, invece, sono perfette per incuriosire i pazienti moderni che utilizzano questi strumenti per prendere decisioni informate.  

Considera anche l’inserimento di un contenuto in una newsletter da inviare agli iscritti una o due volte al mese o di realizzare una landing page dedicata alle sole testimonianze. In sostanza, dovrai puntare su diversi canali in base agli obiettivi che vuoi raggiungere. 

Come monitorarne l’impatto?

Per capire se la strategia che hai adottato sta funzionando, è indispensabile monitorare i dati.

Ce ne sono alcuni che un professionista può leggere in maniera indipendente come, per esempio, il numero di visualizzazioni o di like su un post pubblicato su Facebook, Instagram, YouTube.

Esistono, poi, altri valori da studiare con attenzione per verificare se si sta raggiungendo l’obiettivo prefissato, per lo più tramite Google Analytics o nelle statistiche di invio delle newsletter.

Un esempio? I tassi di conversione, utili per scoprire la proporzione di visitatori che effettua un’azione rilevante, ad esempio decide di inoltrare una richiesta (una form contatti completata, una telefonata, una prenotazione, etc) in relazione alla pubblicazione o alla promozione di una testimonianza su un determinato canale di comunicazione (Instagram, sito web, newsletter, etc).

Come raccontare le storie dei pazienti: consigli utili ed esempi efficaci

Ciascuno di noi può raccontare la propria esperienza in differenti modi. Ma quali sono i più efficaci per condividere con altri il proprio vissuto?  

Racconti personali per il blog

Un contenuto pubblicato in prima persona – con emozioni, paure e dubbi su un disturbo o una patologia – può essere utile per creare empatia.

Perché sia efficace e fonte d’ispirazione per altri, è importante che parli anche dei successi ottenuti dopo la terapia.

Se cerchi un’ispirazione, ti suggeriamo le storie di AISM, un blog che raccoglie le testimonianze di pazienti con sclerosi multipla. Un flusso di coscienza senza freni o interferenze.

L’intervista

L’intervista è un racconto mediato dal professionista, basato su domande e risposte. In questo caso si segue uno schema che, di solito, va dalla presentazione del problema alla risoluzione.

È l’ideale per rassicurare le persone, informare, educare o parlare delle terapie in modo chiaro e diretto.

Nel farlo, ispirati alle storie dei pazienti dell’Ospedale Niguarda: un esempio interessante grazie all’approccio semplice, chiaro e completo. 

Video

I video sono uno dei mezzi più potenti per entrare in empatia con le persone. Non sempre i pazienti amano apparire sullo schermo, ma quando questo è possibile il contenuto diventa un’importantissima fonte di immedesimazione per gli altri.

Ci sono peraltro dei modi per mostrare il servizio medico prestato e i suoi effetti positivi, senza necessariamente mostrare il volto o l’identità del paziente.

Puoi optare per diverse tipologie, tra cui:

📹 Un video per le tue testimonianze? Ecco come realizzarli: Video per promuovere una struttura sanitaria: perché farli e come progettarli

Vuoi storie che lascino il segno? Lo storytelling medico

Se vuoi realizzare testimonianze empatiche, capaci di mostrare la soddisfazione dei pazienti rispetto a un risultato raggiunto, l’ideale è basarsi sulle tecniche di storytelling medico. In particolare, puoi lavorare su tre aspetti: 

  • incipit: un inizio che cattura l’attenzione è indispensabile se vuoi far proseguire la lettura o la visione di un video (anche in ambito medico);
  • il protagonista: al centro della testimonianza ci deve essere sempre la storia del paziente, le sue paure, le sue fragilità, il suo percorso di risoluzione e/o rinascita; 
  • gli alleati: il medico o la struttura devono apparire in secondo piano nel racconto, come un importante sostegno alla persona, senza mai prevalere. 

🩺 Abbiamo parlato di soddisfazione dei pazienti, ma perché devi considerarla? Approfondisci l’argomento, leggi il nostro articolo: Soddisfazione dei pazienti: come e perché devi migliorarla

Storytelling medico e medicina narrativa: le differenze

Si tende a fare un po’ di confusione tra i due termini storytelling medico e narrativa medica, anche se sono due tecniche ben distinte.

In particolare, quando si parla di storytelling medico, si fa riferimento a una serie di pratiche narrative che possono essere d’aiuto allo specialista per educare all’ascolto, favorire la consapevolezza sulle patologie e coinvolgere le persone grazie alla comunicazione. 

Secondo le Linee di indirizzo dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), invece, la narrativa medica è una metodologia che si applica nel percorso di cura e assistenziale.

È basata sull’ascolto del paziente e di tutti coloro che intervengono nel processo, in modo da migliorare la relazione, la diagnosi e il trattamento. 

Condividi le storie dei pazienti in modo professionale ed empatico

Abbiamo visto quanto le testimonianze dei pazienti possano essere importanti per la tua professione. Ma per raggiungere i tuoi obiettivi serve una strategia precisa, che definisca in modo chiaro quali azioni adottare e le piattaforme migliori su cui puntare in base al tuo pubblico di riferimento.

Ogni intervento deve essere pianificato, studiato con attenzione e misurato per capire si sta andando nella giusta direzione.

Inoltre, per la pubblicazione sul sito web o per la creazione di video puoi aver bisogno del supporto di specialisti in comunicazione online, social e grafica capaci di realizzare contenuti emozionanti, che rispettano sia le tecniche legate allo storytelling medico che la privacy del paziente. 

Vuoi saperne di più? Scopri cosa possiamo fare per te: contattaci ora senza impegno. 

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