L’intelligenza artificiale nel marketing medico può essere una risorsa utile? Una domanda, questa, che sempre più professionisti in ambito sanitario si fanno ogni giorno.
Prima di dare una risposta a questo interrogativo, vediamo cosa si intende con intelligenza artificiale. Per usare la definizione del Parlamento Europeo, è “l’abilità di una macchina di mostrare capacità umane quali il ragionamento, l’apprendimento, la pianificazione e la creatività”. In sostanza, la macchina riceve i dati, li processa e risponde.
Questa veloce gestione e analisi di grandi quantità di dati, può essere davvero preziosa nelle fasi di cura del paziente e la tecnologia AI nell’healthcare può affiancare il medico nella diagnosi precoce di alcune patologie, a supporto di differenti momenti del patient journey.
In modo indiretto, poi, può favorire anche l’area marketing e commerciale. A livello comunicativo, infatti, può essere interessante sperimentare l’AI nell’esecuzione di alcune parti di una strategia di marketing perché, con le giuste conoscenze si possono velocizzare alcune analisi e interpretare una mole immensa di informazioni.
Ma non sempre si può fare affidamento sui risultati ottenuti e l’intervento umano – con la sua esperienza e le sue capacità – è imprescindibile.
Come si può, quindi, utilizzare l’AI in ambito medico? Vediamo i possibili scenari.
Sommario
- 1 Intelligenza artificiale e healthcare: come può essere utile l’AI? Le applicazioni nel marketing medico
- 2 Non solo marketing: la potenza dell’AI al servizio della sanità
- 3 Intelligenza artificiale nel marketing sanitario, tra etica e sfide
- 4 Intelligenza artificiale: un supporto per il marketing medico efficace
Intelligenza artificiale e healthcare: come può essere utile l’AI? Le applicazioni nel marketing medico
Come anticipato, grazie alla sua capacità di gestire attività ripetitive e una mole importante di dati, l’AI può essere utilizzata nel marketing medico come strumento di supporto alle strategie di comunicazione (allo scopo di attirare nuovi pazienti). Ecco alcune delle applicazioni più comuni e importanti.
1. Analisi dei dati e segmentazione del target
Istruendo con attenzione l’intelligenza artificiale è possibile ottenere informazioni sulle necessità e le preferenze dei pazienti piuttosto precise.
L’algoritmo, infatti, riesce a identificare tendenze o modelli utili per poi studiare e pianificare una strategia di marketing puntuale, in base agli obiettivi da raggiungere. Inoltre, può consigliare come dividere i pazienti in differenti segmenti a seconda di bisogni, età o altri fattori.
Questo sarà utile per inviare loro comunicazioni più pertinenti, come newsletter informative, o per ideare campagne pubblicitarie performanti che rispettano le regole del mondo sanitario.
2. Suggerimenti per contenuti personalizzati
L’AI può fornire preziosi suggerimenti e idee per generare contenuti specifici legati alle diverse esigenze dei pazienti e ai canali su cui andranno pubblicati.
Dopo accurate istruzioni, l’intelligenza artificiale può offrire assistenza nella creazione di un piano editoriale per il blog o per i social media.
Idee che andranno poi modificate, ottimizzate e personalizzate rispetto alle necessità e ai KPI stabiliti.
In generale, tuttavia, consigliamo di utilizzare l’AI in questa fase solo per trovare spunti, viceversa si perderà tutta la personalizzazione che è necessaria per innescare una comunicazione vera e sentita tra medico / clinica e i pazienti.
3. Chatbot e assistenti virtuali
I chatbot basati sull’intelligenza artificiale, installati su un sito web o su una piattaforma di un social media, possono fornire risposte automatiche ai pazienti quando interpellati.
Si tratta perlopiù di frasi standard e risposte ricorrenti, che offrono informazioni precise su un servizio offerto e un aiuto per la pianificazione degli appuntamenti.
Da valutare per migliorare il servizio clienti offrendo un primo supporto immediato.
4. Prevedere tendenze future
L’AI si può istruire per monitorare alcune piattaforme social e capire quali sono gli argomenti con cui i tuoi pazienti interagiscono di più.
Una funzionalità interessante che permette all’intelligenza artificiale di prevedere le tendenze e le richieste di mercato future.
Per cosa può essere utile? Per realizzare contenuti funzionali, maggiormente apprezzati, e ottimizzare i lanci di eventuali servizi e/o prodotti.
Non solo marketing: la potenza dell’AI al servizio della sanità
Non è il focus dell’articolo, però sappiamo bene l’impatto che può avere l’AI sulla diagnosi precoce delle malattie e su tutti i processi della professione medica. Anche sui farmaci si può fare molto.
A tal proposito, citiamo come esempio un lavoro che abbiamo potuto vedere in prima persona: tramite l’Intelligenza Artificiale, è stato possibile addestrare un modello che interroga un database di farmaci equivalenti.
Facendo la richiesta via testo, questo modello AI restituisce informazioni dettagliate di quello specifico farmaco, aggiornate con i prezzi e dati dell’AIFA – Agenzia Italiana del Farmaco, in questo caso all’1 settembre 2024.
È possibile affinare ancora di più lo strumento, ottenendo come output altre informazioni: ad esempio per quali malattie viene utilizzato il farmaco, i farmaci equivalenti disponibili in commercio, la casa farmaceutica produttrice, etc.
Questo è solo un esempio della flessibilità e dell’enorme potenziale dell’AI in termini di calcolo e raccolta di informazioni complesse.
Intelligenza artificiale nel marketing sanitario, tra etica e sfide
Strumenti come ChatGPT, Claude2, Gemini, etc, dunque, possono aiutarti a velocizzare la fase di analisi iniziale, fornendo spunti pratici per la strategia di marketing digitale in ambito sanitario (che, però, andrà sempre personalizzata e valutata da un professionista del settore). Va anche precisato che l’uso di queste tecnologie, anche come sostegno iniziale, presenta alcuni rischi.
Innanzitutto, c’è un problema di privacy dei pazienti e di sicurezza dei dati. Ogni volta che si usa l’AI, quindi, bisogna assicurarsi che le informazioni delle persone siano sempre utilizzate e gestite in modo sicuro e responsabile, garantendo massima trasparenza.
Inoltre, le risposte restituite dall’intelligenza artificiale vanno sempre verificate. L’AI non è capace, infatti, di verificare la veridicità delle fonti da cui cui attinge.
Per evitare la diffusione di informazioni errate o incomplete, è bene quindi accertarsi del contenuto prodotto.
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Intelligenza artificiale: un supporto per il marketing medico efficace
In ambito marketing, l’AI va vista come un supporto che non può sostituirsi a un professionista della comunicazione.
Questa tecnologia, infatti, necessita sempre di un esperto che, dopo un’attenta valutazione delle necessità dello specialista medico, può suggerire la strada migliore da intraprendere per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Se vuoi utilizzare l’intelligenza artificiale sul sito web del tuo studio o della struttura sanitaria ricorda che:
- I dati vanno sempre controllati. A volte la risposta a un prompt è inesatta. Questo succede perché l’AI non fa distinzioni tra le fonti e se i dati non sono attendibili allora otterrai risposte errate o incomplete.
- Le informazioni personali dei pazienti vanno protette e non puoi condividere i loro dati su piattaforme come Chat GPT e similari.
- I contenuti non sono creativi. L’AI ti fornisce idee certamente interessanti, ma non hanno quel tocco empatico e umano che solo un professionista può garantire.
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